“She wasn't interested in telling other people's futures. She was interested in going out and finding her own.”Non avevo mai letto nulla di Maggie Stiefvater prima d'ora, ma dopo The Raven Boys sicuramente vedrò di rimediare. Mi piace molto il suo stile, e poi io adoro i libri scritti in terza persona che seguono le vicende di più personaggi contemporaneamente invece di focalizzarsi su uno solo; rende più facile affezionarsi a tutti loro e non solo al semplice protagonista, ed è sempre interessante vedere le situazioni analizzate da diversi punti di vista.Quello che mi ha particolarmente colpito di questo libro è stata la sua originalità: niente nuove creature sovrannaturali, ma semplicemente una storia basata sulla magia e su una misteriosa ricerca, che fa della caratterizzazione dei singoli personaggi il suo punto di forza. Nonostante i vari punti di vista, infatti, tutti si differenziano fra loro e hanno una propria voce; anche i personaggi secondari sono delineati benissimo e mi piacerebbe molto scoprire di più su di loro nei seguiti. Blue è una protagonista simpatica e coraggiosa, e trovo che dia il meglio di sè quando interagisce con la sua famiglia "allargata" (che ho assolutamente adorato). E' però Gansey colui che mi ha colpita di più, soprattutto perchè diverso dai soliti ragazzi ricchi stereotipati che si trovano nei libri: è bellissimo il modo in cui si prende cura delle persone che ama sempre e comunque, anche quando queste fanno di tutto per respingerlo e vanificare i suoi sforzi. In particolare parlo di Adam, che è il personaggio che mi ha convinta di meno: ho apprezzato il suo desiderio di trovare una propria identità senza aver bisogno di nessuno, ma a volte il suo atteggiamento nei confronti dei suoi amici risulta abbastanza fastidioso. Va bene che vieni da una situazione familiare difficile (anche se non è di certo il solo - penso a Ronan per esempio, continuamente preso di mira da tutti, spesso anche in modo ingiustificato), ma il suo giudicare sempre tutti solo in base a quanti soldi hanno nel portafoglio oltre che la sua costante autocommiserazione lo rendono abbastanza irritante. E se un amico ti offre aiuto quando ne hai bisogno, magari non vuol dire che prova pietà per te, ma solo che ti vuole bene, non credi Adam?Mi è piaciuto anche il corso insolito che ha preso la storia d'amore; dalle prime pagine mi sembrava di aver capito esattamente come sarebbe andata a finire, e invece si è scelto di non affrettare nulla e di porne solo le basi (decisione azzeccata a mio parere, ogni libro in cui non c'è insta-love guadagna immediatamente dei punti in più). Insomma, la romance in questo primo libro è molto attenuata, il che non è proprio un male.A parte qualche calo di ritmo qua e là, la storia scorre piuttosto bene; ci sono poi una serie di colpi di scena che non avevo proprio visto arrivare e che mi hanno lasciata davvero di stucco (ma forse qui sono solo io che sono particolarmente ottusa XD).Ve lo consiglio se state cercando qualcosa di diverso dal solito; io ne sono rimasta affascinata subito dalla prima riga e sono convinta che il meglio debba ancora arrivare!
